
Per fronteggiare e sconfiggere una pandemia come quella del diabete è necessario conoscerla, monitorarla, misurarla.
Allearsi contro il diabete non rappresenta semplicemente un’opzione strategica, ma una scelta necessaria.
Attualmente la prevalenza è di circa 300 milioni di casi in tutto il mondo e le previsioni indicano che aumenterà enormemente passando a 435 milioni del 2030.
Sono le cifre diffuse in occasione del Changing Diabetes Barometer Forum che si è svolto a Roma il 25 e 26 marzo con l’obiettivo di discutere proposte dirette a migliorare le cure, contenere i costi della sanità pubblica e arginare la pandemia, ponendo la persona con diabete al centro dei processi di gestione clinica.
Sono 2,9 milioni oggi le persone affette da diabete in Italia. In particolare, sul totale della popolazione maschile e femminile italiana, il 5,2% delle donne (1.600.000 circa) e il 4,4% degli uomini (1.300.000 circa) hanno il diabete.
Si tratta di una malattia nascosta e silenziosa che provoca terribili conseguenze a livello globale.
Ogni 10 secondi 1 persona muore per cause collegate al diabete, ogni 10 secondi 2 persone si ammalano.
Non solo: il diabete e’ la prima causa di insufficienza renale nei Paesi sviluppati e di probabilità di subire l’amputazione di un arto inferiore.
E la malattia è la prima causa di cecità negli adulti.
Ma il dato più allarmante è che almeno il 50% delle persone affette da diabete non è consapevole della propria condizione e in alcuni Paesi questa percentuale raggiunge l’80%.